Giuseppe Gheduzzi apprese i rudimenti dell'arte dal padre Ugo Gheduzzi, poi frequentò l'Accademia Albertina, allievo di Andrea Marchisio e di Paolo Gaidano, per soli tre anni, perché costretto ad aiutare il padre nei lavori di scenografia. E' abile paesista. Esordì nel 1907 a Vignola con un "Paesaggio alpestre". Tenne parecchie mostre personali e prese parte a molte esposizioni.
Tra le opere di
Giuseppe Gheduzzi: "Casolari e baite a Val Tournaus"; "Mietitura"; "Campagna emiliana"; "Ovile"; "Esuberanza primaverile"; "Mattino a Macugnaga"; "Giorno di pioggia"; "Fioraia a Venezia"; "Ruscello gelato"; "Chiesa vecchia a Macugnaga"; "Maggio a Val Tournaus"; "Case rustiche"; "Mattino a Bordighera"; "La tormenta"; "Sera"; "Tramonto a Bordighera"; "Il pollaio"; "Primi Sori" e "Becchime": questi ultimi tre di proprietà dell'onorevole Belloni di Navara; "La nonina"; "Mattino a Pecetto".
Note biografiche tratte dal Dizionario Illustrato dei Pittori, Disegnatori ed Incisori Italiani A.M. Comanducci.