Descrizione Lotto
Noe Bordignon
Castefranco Veneto (TV) 1841 - San Zenone degli Ezzelini (TV) 1920
Olio su tela cm 53x70 firmato in basso a sx Noe Bordignon
Noè Raimondo Bordignon nacque il 3 settembre 1841 a Salvarosa di Castelfranco Veneto, da una famiglia modesta. Sin da giovane, dimostrò un grande interesse per l'arte, e grazie al sostegno di personalità locali, poté trasferirsi a Venezia nel 1859 per studiare all'Accademia di Belle Arti.Clicca per espandere
Qui si formò sotto la guida di Michelangelo Grigoletti, Carlo De Blaas e Pompeo Marino Molmenti, terminando i suoi studi nel 1866 con ottimi risultati.
Nel 1869, Bordignon aprì uno studio a Venezia, dove iniziò a concentrarsi sulla pittura di genere, rappresentando scene quotidiane della vita veneziana. Le sue opere, sebbene ancorate alla tradizione pittorica veneta, si caratterizzavano per una particolare freschezza e un realismo che seppe coniugare tradizione e innovazione. La sua arte lo portò anche a dedicarsi alla realizzazione di affreschi e pale d'altare, contribuendo al patrimonio artistico di numerose chiese venete.
Nel corso della sua carriera, Bordignon ricevette vari riconoscimenti, tra cui una borsa di studio che gli permise di perfezionarsi a Roma. La sua produzione artistica, sensibile e accurata nel ritrarre la vita popolare, gli permise di guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama pittorico dell'epoca. Morì il 7 dicembre 1920 a San Zenone degli EzzeliniNoè Raimondo Bordignon nacque il 3 settembre 1841 a Salvarosa di Castelfranco Veneto, da una famiglia modesta. Sin da giovane, dimostrò un grande interesse per l'arte, e grazie al sostegno di personalità locali, poté trasferirsi a Venezia nel 1859 per studiare all'Accademia di Belle Arti. Qui si formò sotto la guida di Michelangelo Grigoletti, Carlo De Blaas e Pompeo Marino Molmenti, terminando i suoi studi nel 1866 con ottimi risultati.
Nel 1869, Bordignon aprì uno studio a Venezia, dove iniziò a concentrarsi sulla pittura di genere, rappresentando scene quotidiane della vita veneziana. Le sue opere, sebbene ancorate alla tradizione pittorica veneta, si caratterizzavano per una particolare freschezza e un realismo che seppe coniugare tradizione e innovazione. La sua arte lo portò anche a dedicarsi alla realizzazione di affreschi e pale d'altare, contribuendo al patrimonio artistico di numerose chiese venete.
Nel corso della sua carriera, Bordignon ricevette vari riconoscimenti, tra cui una borsa di studio che gli permise di perfezionarsi a Roma. La sua produzione artistica, sensibile e accurata nel ritrarre la vita popolare, gli permise di guadagnarsi un posto di rilievo nel panorama pittorico dell'epoca. Morì il 7 dicembre 1920 a San Zenone degli Ezzelini.