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Asta 58 - Dipinti di pregio del XIX e XX secolo / lotto 5

La damigella

Armando Spadini

DIPINTI

Stima: min €8000 - max €10000
Base Asta: € 2500
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  • Descrizione Lotto

    Armando Spadini
    Firenze 1883 - Roma 1925
    Olio su tela cm 50x40 firmato in alto a dx Spadini

    Armando Spadini nacque a Firenze il 29 luglio 1883, figlio di Luigi, ottico, e di Maria Rigacci, sarta originaria di Poggio a Caiano. Fin da giovane mostrò una spiccata inclinazione per il disegno, che lo portò, nel 1893, a lavorare come apprendista decoratore nella fabbrica di terrecotte e maioliche artistiche di Jafet Torelli.

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    Successivamente, frequentò la scuola professionale delle arti decorative industriali di Firenze, dove si formò come incisore litografo e pittore sotto la guida di Giacomo Lolli, ottenendo la qualifica di pittore nel 1900.
    Tra il 1900 e il 1902, e poi nel 1910, frequentò la Scuola Libera del Nudo dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, dove conobbe artisti come Ardengo Soffici e Adolfo De Carolis. Quest'ultimo lo coinvolse in progetti decorativi e lo introdusse nel vivace ambiente culturale fiorentino, dove Spadini collaborò con xilografie e disegni alle riviste "Leonardo" di Giovanni Papini e "Hermes" di Giuseppe Antonio Borgese.
    Nel 1908 sposò Pasqualina Cervone, pittrice conosciuta presso la scuola di Giovanni Fattori e sua principale musa. Nel 1910 si trasferì a Roma, inizialmente con diffidenza, ma ben presto si integrò grazie all'amicizia con il critico Emilio Cecchi e alla frequentazione del caffè Aragno, punto di ritrovo di artisti e letterati. In questo periodo, nacquero i figli Anna, futura moglie dello scrittore Leo Longanesi, e Andrea, che divenne scultore e ceramista.
    Spadini partecipò a diverse esposizioni, tra cui le Secessioni Romane del 1913 e del 1915, riscuotendo i primi successi. Nel 1917, a causa dei primi sintomi di nefrite cronica, fu riformato dal servizio militare e si trasferì con la famiglia in una villetta nel quartiere Parioli, che divenne un luogo di incontro per amici artisti e letterati come Antonio Baldini, Vincenzo Cardarelli, Giovanni Papini, Giuseppe Ungaretti, Giorgio De Chirico e Amerigo Bartoli.
    Nel 1918 espose alla mostra d'Arte Italiana di Zurigo e gli fu dedicata una personale presso la Casina Valadier. Nel 1920, grazie all'interessamento di Ugo Ojetti, che pubblicò una monografia a lui dedicata, fu nominato accademico di San Luca e ricevette un vitalizio da parte dello scrittore Olindo Malagodi, che alleviò le sue difficoltà economiche. Dal 1921 al 1925 fece parte del comitato per le Biennali romane.
    Wikipedia
    Nel 1921 partecipò con il gruppo "Valori Plastici" alla Fiorentina Primaverile, esponendo opere come "Ritratto di bambina", "Paese" e "Bovi nella stalla". Nel 1923 partecipò all'esposizione di arte italiana a Buenos Aires. Il culmine della sua carriera arrivò nel 1924, quando la XIV Biennale di Venezia gli dedicò una sala personale con trentasette opere, consacrandolo tra gli artisti di maggiore rilievo.
    Spadini morì a Roma il 31 marzo 1925.

  • Informazioni Asta

    Asta 58 - Dipinti di pregio del XIX e XX secolo del 31/05/2025 15:00.
    Via Fratelli Cairoli, 26