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All'inizio della sua carriera, Novo si dedicò principalmente all'affresco, lavorando in diverse chiese delle province di Venezia e Padova. In queste opere, la sua pittura si caratterizzò per freschezza, brillantezza e una tecnica ben definita.
Successivamente, Novo si dedicò alla pittura da cavalletto, specializzandosi nella rappresentazione di scene di vita quotidiana, spesso ambientate nelle strade e nelle calli di Venezia. Le sue opere sono caratterizzate da una pennellata fluida e luminosa, con una tavolozza ricca e variegata che catturava l'atmosfera della città lagunare. La sua capacità di rappresentare i dettagli architettonici e le scene di vita veneziana con grande precisione gli valse un notevole apprezzamento nel mondo dell'arte.
Novo esordì nel 1884 all'Esposizione di Torino con l'opera "Cuore di popolana", ottenendo subito l'interesse del pubblico. Successivamente partecipò a numerose altre mostre, tra cui quelle di Firenze, Milano, Bologna, Palermo, Venezia e a livello internazionale, esponendo a Chicago, Londra e Glasgow. Le sue opere sono state esposte in importanti collezioni pubbliche e private, dimostrando l'ampio riconoscimento ricevuto dalla sua arte.
La sua dedizione e il suo talento sono ancora oggi testimoniati dalla grande richiesta delle sue opere nel mercato dell'arte, che continuano a celebrare il suo contributo alla pittura di genere e alla tradizione veneziana. Stefano Novo morì nel 1927.