Lot Description
Gaetano Previati
Ferrara 1852 - Lavagna (GE) 1920
Carboncino su carta cm 46x32 firmato in basso a sx Previati
Gaetano Previati nacque a Ferrara il 31 agosto 1852, figlio di Flaminio, orologiaio, e Riccarda Benvenuti Bonlei, che morì quando Gaetano aveva appena due anni. Il padre si risposò con Cornelia Facchini.Clicca per espandere
Sebbene inizialmente iscritto all'Istituto Tecnico di Ferrara, Previati abbandonò presto gli studi per dedicarsi alla sua passione per l'arte, frequentando la Scuola di Belle Arti della città, dove fu allievo di Giovanni Pagliarini e Girolamo Domenichini. Nel 1876 si trasferì a Milano, dove studiò all'Accademia di Belle Arti di Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini.
Nel 1879 vinse il concorso Canonica con il dipinto "Gli ostaggi di Crema", un importante riconoscimento che lo lanciò nel panorama artistico. Nel 1881 si stabilì definitivamente a Milano, entrando in contatto con il movimento della Scapigliatura, un gruppo di artisti e intellettuali che sfidava le convenzioni estetiche e morali dell'epoca. La sua adesione al divisionismo e ai temi simbolisti si manifestò chiaramente nel suo lavoro, particolarmente visibile nell'opera "Maternità", presentata alla I Triennale di Milano nel 1891.
Previati partecipò a numerose Esposizioni Internazionali d'Arte, tra cui quelle di Venezia, dove si esibì con mostre personali nel 1901 e nel 1912. Nel 1907 contribuì alla creazione della "Sala del sogno" alla VII Biennale di Venezia e partecipò anche al Salon des peintres divisionnistes italiens a Parigi. Tra le sue opere più celebri si annovera "La Maternità" (1890), un dipinto che rappresenta una madre che allatta il suo bambino, circondata da figure evanescenti di angeli, suscitando ampi dibattiti per la sua tecnica innovativa.
I lutti familiari e una vita segnata da difficoltà personali lo colpirono profondamente, e il 20 giugno 1920, Gaetano Previati morì a Lavagna, in Liguria, dove trascorreva frequentemente i suoi periodi di riposo. Fu sepolto nel cimitero monumentale della Certosa di Ferrara, città che gli fu sempre legata sia per origine che per la sua intensa attività artistica.