Descrizione Lotto
Costantino Rosa
Bergamo 1803 - Bergamo 1878
Olio su tavola cm 23,5x32,5 firmato in basso a sx C.Rosa
Costantino Rosa nacque a Bergamo il 17 giugno 1803 e vi morì il 4 agosto 1878. La sua carriera artistica ebbe un inizio atipico: prima di dedicarsi alla pittura, esercitò la professione di orafo, mestiere che gli procurò lodi e apprezzamenti.Clicca per espandere
Fu l'amico Enrico Scuri a notare le sue doti disegnative e a spingerlo verso lo studio della pittura. Nel 1821, Rosa si iscrisse all'Accademia Carrara di Bergamo, dove fu allievo del direttore Giuseppe Diotti, che ne riconobbe le potenzialità. Frequentò l'Accademia per dieci anni, fino al 1831.
Negli anni successivi, Rosa iniziò a esporre le sue opere presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, risentendo notevolmente dell'influenza di paesaggisti come Massimo d'Azeglio e Giovanni Migliara. Seguendo la loro strada, acquisì una discreta fama anche nel capoluogo lombardo. Nel frattempo, si sposò con una concittadina di nome Teresa, di professione cucitrice. Tuttavia, la sua esuberanza sentimentale lo rese protagonista di fughe d'amore con altre donne, scandali che lo esposero al pubblico giudizio e gli valsero il ripudio da parte del suo maestro Diotti.
Si trasferì quindi a Roma per un paio d'anni, per poi soggiornare anche a Napoli. Nel capoluogo partenopeo entrò in contatto con la Scuola di Posillipo, frequentata da artisti dediti all'esecuzione di paesaggi, arte nella quale Rosa rivestiva un ruolo di primo piano. Questa esperienza influenzò notevolmente il suo stile pittorico, portandolo a una maggiore libertà compositiva e a una sensibilità atmosferica che si distaccava dalla rigida impostazione classica.
Al ritorno a Bergamo, Rosa presentò all'Esposizione del 1838 diversi panorami di Roma e della campagna romana, oltre a vedute istoriate che combinavano personaggi storici o letterari con paesaggi classici. Le sue opere riscossero unanimi consensi sia all'Accademia Carrara che a quella milanese di Brera. Nel 1862, sposò in seconde nozze Ester Zambelli, che lo accompagnò fino alla morte.
Le opere di Rosa riguardano principalmente paesaggi naturalistici di stampo romantico, con scorci montani delle valli bergamasche e non. La sua mano dipingeva con estrema naturalezza, infondendo un senso di immedesimazione nel contesto paesaggistico dipinto con grande realismo. Tra le sue opere più rinomate si annoverano "La piazza grande di Bergamo", "La rocca di Urgnano", "Il seminario nuovo", "Cortile di cascina con animali" e "Prato di Bergamo nel tempo della fiera". Il suo messaggio romantico-naturalistico si estese anche a scorci situati nei dintorni di Roma e in altre zone da lui visitate, tra cui la riviera ligure.