Descrizione Lotto
Achille Formis Befani
Napoli 1830 - Milano 1906
Olio su tela cm 57,5x36,5 firmato in basso a dx Befani
Achille Befani, noto artisticamente come Achille Formis, nacque a Napoli il 15 settembre 1832 da Vincenzo Befani, di origini romane, e Antonia Formis, napoletana. Fin da giovane mostrò una spiccata inclinazione per le arti, intraprendendo inizialmente la carriera di cantante lirico.Clicca per espandere
Utilizzando il cognome materno come pseudonimo, si esibì come basso nei principali teatri italiani, tra cui il Teatro alla Scala di Milano. Parallelamente, coltivò la passione per la pittura, frequentando i corsi di Gabriele Smargiassi presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli e successivamente quelli di Gaetano Fasanotti all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Nel 1848 esordì alle Biennali Borboniche con l'opera "Il Vesuvio veduto da Posillipo", ottenendo nel 1851 una medaglia d'argento per il dipinto "Paesaggio". Dopo la morte della prima moglie, Teresa Notari, sposò nel 1859 la ballerina milanese Teresa Bellini, dalla quale ebbe una figlia, Luigia.
Negli anni Sessanta del XIX secolo, Formis partecipò a diverse esposizioni, tra cui quelle dell'Accademia di Brera e l'Esposizione di Torino del 1864. Nel 1868 intraprese un viaggio tra Egitto e Turchia, che influenzò profondamente la sua produzione artistica, portandolo a realizzare opere di soggetto orientalista. Durante questo periodo, strinse amicizia con Giuseppe Verdi, per il quale realizzò un dipinto raffigurante la casa natale del compositore e diverse litografie ispirate all'opera "Aida".
Artista poliedrico e autonomo, Formis fu uno dei principali interpreti del Naturalismo lombardo, accanto all'amico Eugenio Gignous. Le sue opere si caratterizzano per la riproduzione dal vero di paesaggi lacustri e fluviali lombardi, marine, lagune venete e scene di genere campestri, con una pittura originale ed equilibrata, lontana dalle correnti artistiche dominanti dell'epoca.
Tra le sue opere più significative si annoverano: "Ritorno al piano" (1880), considerato il suo maggior successo, "Nella valle" (1880), conservato presso la Galleria civica d'arte moderna di Torino, e "Lavori agricoli nel mantovano", che affronta con sensibilità il tema sociale del lavoro femminile. Negli ultimi anni della sua attività, la sua pittura si arricchì di tocchi di colore rapidi e tagli prospettici innovativi, come testimoniano opere quali "La montanara" e "Erica in fiore".
Achille Formis morì a Milano il 28 ottobre 1906.