Descrizione Lotto
Alessandro Gallotti
Pavia 1879 - Milano 1961
Olio su cartone cm 29x17 firmato in basso a sx A.Gallotti
Alessandro Gallotti nacque a Pavia il 21 gennaio 1879. Dopo un iniziale percorso negli studi classici, decise di seguire la sua vocazione artistica iscrivendosi alla Civica Scuola di Pittura della sua città, dove fu allievo di Pietro Michis, pittore storicista e docente fino al 1899.Clicca per espandere
Nel 1900, dopo il servizio militare, si trasferì a Milano per frequentare l'Accademia di Belle Arti di Brera, dove fu presentato a Cesare Tallone, che lo ospitò per un periodo nella propria abitazione.
Nei primi anni del Novecento, Gallotti aprì uno studio in via Oriani a Milano, dove rimase fino al 1910. Durante questo periodo, iniziò a esporre le sue opere in varie mostre, tra cui la "Famiglia Artistica", la "Patriottica" e la "Permanente" di Milano, nonché alle "Mostre d'Arte Pavese". Nel 1906 partecipò all'Esposizione Internazionale del Sempione a Milano con tre dipinti. Fu invitato alla Biennale di Venezia nel 1908 e nelle edizioni successive fino al 1914, anno in cui presentò il dipinto "Lago di Misurina", oggi conservato alla Galleria d'Arte Moderna di Milano, insieme a un autoritratto giovanile del 1904. Nel 1909, alla "periodica" pavese, gli fu assegnata una Medaglia d'Oro. Espose anche alla Quadriennale Internazionale di Monaco di Baviera nello stesso anno.
Nel 1910, in occasione del centenario dell'indipendenza nazionale argentina, partecipò all'"Exposiciòn de Bellas Artes Italianas" a Buenos Aires. Nel 1914 fu presente all'Esposizione Internazionale di Roma e, l'anno successivo, alla "Permanente di Milano" con il dipinto "Il Cervino", già esposto alla Biennale di Venezia del 1912.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Gallotti fu richiamato in servizio come sergente, nominato sottotenente e inviato sul fronte del Carso. Durante il conflitto, realizzò numerosi schizzi e dipinti ispirati alle scene belliche e ai paesaggi del teatro di guerra. Nel 1924, alla Villa Reale di Monza, gli fu dedicata un'intera sala nella "Mostra di Guerra degli Artisti Combattenti e Mutilati". Nel 1927 partecipò a un'altra mostra di artisti combattenti alla "Permanente" di Milano, dove diverse sue opere furono acquistate dal Ministero della Guerra, dal Corpo d'Armata di Milano e da istituzioni bancarie.
Le sue opere sono conservate in importanti collezioni pubbliche, tra cui il Museo del Risorgimento di Milano e la Pinacoteca Malaspina di Pavia. Due suoi ritratti fanno parte della quadreria dell'Ospedale Maggiore di Milano. Nel 1920, l'onorevole Guido Marangoni lo presentò nel catalogo della sua mostra personale alla Galleria Vinciana di Milano. Nel 1942 tenne un'altra personale alla Galleria Bolzani. Negli anni successivi, pur continuando a dipingere, si ritirò dalla scena espositiva. Morì a Milano il 25 novembre 1961.