Descrizione Lotto
Giuseppe Solenghi
Milano 1879 - Cernobbio (CO) 1944
Olio su cartone cm 14x30,5 firmato in alto a sx G.Solenghi
Giuseppe Solenghi nacque a Milano il 3 maggio 1879. Fin da giovane, mostrò una spiccata inclinazione per l'arte, che lo portò a iscriversi all'Accademia di Belle Arti di Brera, dove studiò dal 1892 al 1895.Clicca per espandere
Durante il suo percorso formativo, fu allievo di illustri maestri come Cesare Tallone per la pittura, Ernesto Bazzaro per la scultura e l'incisione, e Giuseppe Mentessi per la prospettiva.
Nei primi anni della sua carriera, tra il 1895 e il 1900, Solenghi si dedicò alla riproduzione di manoscritti miniati, affinando la sua tecnica e il suo senso del dettaglio. Tuttavia, fu nel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale che iniziò a esporre regolarmente le sue opere, concentrandosi principalmente su paesaggi urbani e vedute della "vecchia Milano". Le sue rappresentazioni della città, spesso avvolte in atmosfere umide e nebbiose, catturavano scorci dei Navigli, delle strade e delle piazze milanesi, offrendo una testimonianza visiva della trasformazione urbana dell'epoca.
Oltre a Milano, Solenghi mostrò un particolare interesse per la laguna veneta, in particolare per Chioggia, che ritrasse in diverse opere. La sua predilezione per paesaggi acquatici e atmosfere brumose gli valse il soprannome dialettale di "El Brumista", ovvero "il pittore della bruma".
Nel corso della sua carriera, Solenghi utilizzò diverse tecniche pittoriche, tra cui l'olio, l'acquerello e il pastello, dimostrando una notevole versatilità. Si dedicò anche al ritratto, realizzando numerosi dipinti di cantanti del Teatro alla Scala nei costumi dei personaggi da loro interpretati.
Le sue opere sono oggi conservate in importanti collezioni pubbliche, tra cui la Fondazione Cariplo di Milano, che possiede il dipinto su tavola "Antico ponte di Porta Romana" (1920), e la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza, che ospita diverse sue vedute urbane.
Giuseppe Solenghi morì l'8 marzo 1944 a Cernobbio, sul Lago di Como. Fu sepolto al Cimitero Monumentale di Milano, e in suo onore, il Comune di Milano gli ha intitolato una via.