Descrizione Lotto
Eugenio Scorzelli
Buenos Aires 1890 - Napoli 1957
Olio su tavola cm 20x30 firmato in basso a sx E.Scorzelli
Eugenio Scorzelli nacque a Buenos Aires il 15 aprile 1890 da padre napoletano e madre lombarda. Nel 1906, a soli sedici anni, si trasferì in Italia con il padre, stabilendosi a Roccadaspide, nel Cilento.Clicca per espandere
Cresciuto in una famiglia di modeste condizioni economiche, frequentò vari collegi, ma spesso veniva allontanato per ritardi nei pagamenti, un'esperienza che segnò profondamente la sua vita. Fu poi affidato alle cure di uno zio, Eugenio, da cui prese il nome e che divenne una figura di riferimento nella sua crescita.
Scorzelli intraprese gli studi all'Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di maestri come Michele Cammarano, Domenico Morelli e Filippo Palizzi. Durante questo periodo, la sua pittura si arricchì di nuove influenze, tra cui quella di Giuseppe De Nittis, che lo ispirò a rappresentare la vita quotidiana con una luce vibrante e una pennellata dinamica. A Napoli, conobbe e sposò Teresa Benassi, che divenne sua musa e gli diede un figlio, Lello Scorzelli, anch'egli artista.
Nel 1921, Scorzelli partecipò alla prima Biennale d'Arte della città di Napoli con il dipinto Uscita dalla messa. Successivamente, si trasferì in Argentina, dove i suoi quadri riscossero successo e gli permisero di ottenere una certa sicurezza economica. Durante i suoi viaggi in Europa, soggiornò a Londra, Parigi e in Olanda, città che influenzarono ulteriormente il suo stile pittorico. Nel 1926, partecipò alla Biennale di Venezia con l'opera Donne che lavorano.
Nel 1937, fu nominato assistente alla cattedra di pittura all'Accademia di Brera, incarico che ricoprì per quindici anni, per poi proseguire all'Accademia di Belle Arti di Napoli. Nel 1940, fu chiamato ad affrescare il padiglione delle Repubbliche Marinare alla Mostra d'Oltremare di Napoli, un'opera che andò distrutta durante i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Scorzelli continuò a esporre le sue opere in diverse città italiane e all'estero, tra cui Napoli, Venezia e Milano, fino agli anni Quaranta. Morì a Napoli nel 1957, mentre stava dipingendo il volto della moglie nel suo studio.