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Fin da giovane, ricevette i suoi primi insegnamenti artistici dal padre e dallo zio, per poi frequentare l'Accademia di Brera a Milano, dove si formò sotto la guida del celebre pittore Francesco Hayez.
La sua produzione artistica si concentrò principalmente su paesaggi, scene di genere e ritratti, caratterizzati da una pennellata ampia e da una tavolozza di colori smorzati. La sua abilità nel rappresentare la natura con grande sensibilità gli permise di ottenere numerosi riconoscimenti, tra cui una medaglia all'Esposizione Universale di Parigi nel 1889 e il Premio Principe Umberto nel 1901 con il dipinto Foglie morte. Le sue opere furono esposte in diverse città italiane e internazionali, tra cui Milano, Roma, Torino, Firenze, Venezia, Parigi, Londra, Monaco, e Buenos Aires, ottenendo l'apprezzamento di critici e collezionisti.
Tra le sue opere più importanti si trovano Bosco d'estate, conservato alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, e Bosco, esposto alla Galleria d'Arte Moderna di Milano. Molte sue tele sono tuttavia conservate in collezioni private, rendendole meno accessibili al pubblico. Oggi, Emilio Borsa è ricordato come uno dei pittori italiani di rilievo del XIX secolo, capace di catturare l'anima della natura e della vita quotidiana con grande maestria.