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Nel 1872, grazie al supporto del suo insegnante, ottenne un sussidio che gli permise di approfondire la sua formazione artistica, segnando l'inizio di una carriera brillante.
Boschi si distinse presto nel panorama artistico. Nel 1872 partecipò alla Mostra Triennale d'Incoraggiamento con il dipinto "Savonarola al letto di morte di Lorenzo de' Medici", una prima opera che lo mise in evidenza. Nel 1875 si trasferì a Roma, dove proseguì i suoi studi all'Accademia di San Luca e si immerge nell'ambiente artistico romano, abbracciando la pittura storica e religiosa. Durante questo periodo, la sua pittura si arricchì di intensi riferimenti emotivi e un forte impatto tecnico.
Il suo capolavoro assoluto è la grande pala d'altare commissionata per la Chiesa di San Cataldo a Modena, che testimonia la sua maestria nell'affresco e nella composizione. Altri lavori significativi includono la pala d'altare per la Chiesa di San Giovanni Valtidone e una serie di ritratti di figure illustri del tempo, che evidenziano la sua abilità nell'interpretare l'animo umano.
Boschi fu anche un apprezzato insegnante e contribuì alla formazione di nuove generazioni di artisti, lasciando un'impronta duratura nel panorama dell'arte italiana del XIX secolo. Le sue opere, custodite in numerose collezioni pubbliche e private, continuano a essere oggetto di studio e ammirazione, rendendo Achille Boschi una figura centrale nell'arte modenese e nazionale. Morì a Modena il 30 giugno 1930.