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Inizialmente impegnato negli studi matematici a Torino, ben presto decise di seguire la sua vera vocazione, iscrivendosi all’Accademia Albertina. Qui ebbe l’opportunità di apprendere i fondamenti dell’arte sotto la guida di Antonio Fontanesi, rinomato pittore paesaggista, che influenzò profondamente il suo percorso creativo.
Durante la sua carriera, Follini si fece notare esponendo numerosi studi dal vero, tra cui rilevanti partecipazioni in rassegne artistiche sia in Italia che all’estero. Le sue opere, caratterizzate da una pennellata sciolta e da un tratto elegante, riescono a catturare la bellezza dei paesaggi, testimonianza dell’influenza della Scuola di Rivara e dei contemporanei artisti francesi. Tra le opere più celebri si ricordano “Campagna napoletana”, “La siesta”, “Sui monti”, “Guado”, “Canal grande a Venezia”, “Frasche dorate”, “Silenzio verde” e “La dent du Geant”.
Negli ultimi anni della sua vita, Follini si stabilì a Pegli, un caratteristico quartiere di Genova, dove continuò a lavorare e a contribuire al panorama artistico nazionale fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1938. La sua eredità artistica rimane viva grazie alla presenza delle sue opere in importanti collezioni private e pubbliche, che testimoniano un percorso artistico segnato da passione, dedizione e talento.