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Nel corso della sua carriera, Modorati si distinse per la produzione di opere di soggetto storico, religioso, di genere e ritratti, dimostrando una notevole abilità tecnica e una profonda sensibilità artistica.
Oltre alla sua attività pittorica, Modorati ricoprì il ruolo di custode delle Gallerie del Museo di Brera, dove si dedicò anche al restauro di opere d'arte, contribuendo alla conservazione del patrimonio artistico milanese.
La sua partecipazione a importanti esposizioni testimonia il riconoscimento ottenuto nel panorama artistico dell'epoca. Nel 1880, espose a Torino il dipinto "Cristo al Getsemani". Nel 1883, presentò a Milano "I Garibaldini e i Bersaglieri di Manara difendono la breccia di Roma nel 1849" e "Pensierosa", una mezza figura. Nel 1886, all'Esposizione Nazionale, espose "Troppo tardi", "Rifugio d'amore", "Placido sonno" e "Le sirene", quest'ultimo un disegno a carboncino.
Tra le sue opere più significative si annoverano anche "Soldati, io esco da Roma. . . Roma 1849", un olio su tela che ritrae la partenza dei sopravvissuti dopo la battaglia per la difesa della città, e "Palazzo nobiliare" (1875), un olio su tavola che evidenzia la sua attenzione per i dettagli architettonici.