Descrizione Lotto
Giuseppe Pesa
Polistena (RC) 1928 - 2000
Olio su tela cm 18x24 firmato in basso a dx Giuseppe Pesa
Giuseppe Pesa nacque a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, il 1° novembre 1928. Fin da giovanissimo manifestò una naturale inclinazione per il disegno e la pittura, frequentando corsi d’arte a Napoli e a Roma nei primi anni della sua formazione.Clicca per espandere
Nel 1946 tenne la sua prima mostra personale a Reggio Calabria, e tre anni dopo, nel 1949, espose a Roma, segnando l’inizio di una carriera artistica che avrebbe presto varcato i confini nazionali. Durante gli anni Cinquanta la sua presenza si consolidò anche all’estero: nel 1952 espose a Stoccolma e Oslo, nel 1954 nuovamente a Stoccolma e a Helsinki, nel 1957 a Milano e Torino, nel 1958 a Genova e Gallarate, e nel 1959 a Londra.
Con il passare degli anni Pesa trovò in Liguria — in particolare nella località di Camogli — una sorta di seconda patria. Qui visse a lungo, traendo ispirazione dal paesaggio marino, dalle case colorate a picco sul mare, dalle barche ormeggiate e dai riflessi cangianti della luce mediterranea. La sua pittura, caratterizzata da una luminosità intensa e da una tavolozza vibrante, rivelava una sensibilità capace di fondere il realismo del paesaggio tradizionale con una visione più istintiva e immediata della vita quotidiana. Le figure umane inserite nei panorami costieri, le architetture affacciate sull’acqua e gli scorci urbani diventavano, nelle sue tele, strumenti per esprimere armonia e sentimento.
Sul piano stilistico, Pesa mantenne una figurazione riconoscibile, fedele a una pittura di luce e colore, senza aderire alle avanguardie più radicali. Le sue opere privilegiano la limpidezza cromatica e la costruzione equilibrata della composizione, con un linguaggio che predilige la poesia del quotidiano e la vibrazione emotiva delle cose semplici.
Numerose sue opere figurano oggi in collezioni private e in aste internazionali, dove il suo nome è citato tra gli artisti del secondo dopoguerra italiano. La documentazione biografica su di lui rimane tuttavia frammentaria, e persino la data della sua morte è oggetto di incertezza: alcune fonti indicano il 1992, altre il 20 maggio 2000, nella sua città natale di Polistena. Ciò che rimane certo è il valore di un artista che, attraverso la luce e il colore, seppe raccontare con autenticità il respiro del Mediterraneo e la malinconica bellezza della vita semplice. Giuseppe Pesa nacque a Polistena, in provincia di Reggio Calabria, il 1° novembre 1928. Fin da giovanissimo manifestò una naturale inclinazione per il disegno e la pittura, frequentando corsi d’arte a Napoli e a Roma nei primi anni della sua formazione.
Nel 1946 tenne la sua prima mostra personale a Reggio Calabria, e tre anni dopo, nel 1949, espose a Roma, segnando l’inizio di una carriera artistica che avrebbe presto varcato i confini nazionali. Durante gli anni Cinquanta la sua presenza si consolidò anche all’estero: nel 1952 espose a Stoccolma e Oslo, nel 1954 nuovamente a Stoccolma e a Helsinki, nel 1957 a Milano e Torino, nel 1958 a Genova e Gallarate, e nel 1959 a Londra.
Con il passare degli anni Pesa trovò in Liguria — in particolare nella località di Camogli — una sorta di seconda patria. Qui visse a lungo, traendo ispirazione dal paesaggio marino, dalle case colorate a picco sul mare, dalle barche ormeggiate e dai riflessi cangianti della luce mediterranea. La sua pittura, caratterizzata da una luminosità intensa e da una tavolozza vibrante, rivelava una sensibilità capace di fondere il realismo del paesaggio tradizionale con una visione più istintiva e immediata della vita quotidiana. Le figure umane inserite nei panorami costieri, le architetture affacciate sull’acqua e gli scorci urbani diventavano, nelle sue tele, strumenti per esprimere armonia e sentimento.
Sul piano stilistico, Pesa mantenne una figurazione riconoscibile, fedele a una pittura di luce e colore, senza aderire alle avanguardie più radicali. Le sue opere privilegiano la limpidezza cromatica e la costruzione equilibrata della composizione, con un linguaggio che predilige la poesia del quotidiano e la vibrazione emotiva delle cose semplici.
Numerose sue opere figurano oggi in collezioni private e in aste internazionali, dove il suo nome è citato tra gli artisti del secondo dopoguerra italiano. La documentazione biografica su di lui rimane tuttavia frammentaria, e persino la data della sua morte è oggetto di incertezza: alcune fonti indicano il 1992, altre il 20 maggio 2000, nella sua città natale di Polistena. Ciò che rimane certo è il valore di un artista che, attraverso la luce e il colore, seppe raccontare con autenticità il respiro del Mediterraneo e la malinconica bellezza della vita semplice.