Descrizione Lotto
Giovanni Battista Ferrari
Giovanni Battista Ferrari nacque a Brescia il 13 ottobre 1829, nella contrada delle Grazie, primo di sei figli. Fin dalla giovinezza mostrò inclinazione per il disegno e la pittura, e nel 1855 si iscrisse alla scuola della civica Pinacoteca di Brescia, diretta da Gabriele Rottini, dove seguì i corsi di paesaggio e figura.Clicca per espandere
Nel 1856 ottenne una pensione che gli permise di trasferirsi a Milano per frequentare i corsi dell’Accademia di Brera, in particolare quelli di paesaggio diretti da Albert Zimmermann.
Durante gli anni ’60 intraprese anche viaggi all’estero, toccando Londra e gli Stati Uniti, ma questi spostamenti non modificarono la sua vocazione principale: la pittura del paesaggio lombardo e trentino. Tornato in Italia, si stabilì a Milano intorno al 1872 pur mantenendo forti legami con Brescia e con la valle del Quel suo padre era originario, la Val di Sole.
Ferrari dedicò l’intera carriera al paesaggio: laghi, valli, corsi d’acqua, campagne lombarde e alpine, e la presenza dell’uomo e della natura laboriosa vi è spesso richiamata attraverso contadini all’opera, mietitrici, aratori, scene rurali immerse in una luce vibrante e nitida. Pur radicato nella tradizione naturalista della seconda metà del XIX secolo, egli non aderì alle avanguardie del periodo, preferendo un linguaggio diretto, leggibile e coerente.
Nel 1870 vinse il prestigioso premio Mylius alla Brera con un’opera rappresentante una veduta di Brescia, riconoscimento che confermò il suo ruolo tra i paesaggisti lombardi. Continuò a esporre regolarmente nelle sale milanesi, torinesi e genovesi, e la sua pittura venne apprezzata per la capacità di cogliere la luce, l’atmosfera dei laghi e delle montagne, senza stravolgere la scena ma rivelandola con sincerità.
Giovanni Battista Ferrari morì a Milano il 26 aprile 1906, all’età di 76 anni.
Olio su tela cm 32x44,5 firmato in basso a dx G.Ferrari