Descrizione Lotto
Edoardo Dalbono
Napoli 1841 - Napoli 1915
Olio su tela cm 39x31 firmato in basso a dx E.Dalbono
Edoardo Dalbono nacque a Napoli il 10 dicembre 1841 in una famiglia profondamente immersa nel mondo culturale: il padre, Carlo Tito, era scrittore e critico d'arte, mentre la madre, Virginia Carelli, era poetessa. Fin da giovane, Edoardo fu incoraggiato a coltivare la letteratura romantica, la musica e le tradizioni popolari napoletane.Clicca per espandere
La sua formazione artistica iniziò a Roma, dove studiò disegno con l'incisore Augusto Marchetti. Tornato a Napoli, proseguì gli studi con Giuseppe Mancinelli e Nicola Palizzi, avvicinandosi alla Scuola di Posillipo e alla Scuola di Resina.
Dalbono esordì con dipinti di soggetto storico, ma ben presto si dedicò con passione alla pittura di paesaggio e alle scene di genere. Le sue opere si distinguono per l'uso sapiente della luce e per la capacità di evocare atmosfere poetiche e suggestive. Tra i suoi soggetti prediletti vi erano le vedute del Golfo di Napoli, le marine e le scene di vita quotidiana. Nel 1866 partecipò a un concorso con la tela "Scomunica di re Manfredi", che fu esposta alla Società Promotrice di Belle Arti di Napoli nel 1868 e successivamente all'Esposizione Nazionale di Parma nel 1870. Nel 1871 presentò "La leggenda delle sirene" alla Società Promotrice.
Tra il 1878 e il 1888, Dalbono soggiornò a Parigi, dove, grazie all'amico Giuseppe De Nittis, entrò in contatto con il mercante d'arte Adolphe Goupil. Durante questo periodo, la sua pittura si arricchì di elementi simbolici e sensuali, influenzata anche dall'incontro con Mariano Fortuny y Marsal. Al suo ritorno in Italia, si dedicò alla rappresentazione di Venezia e della laguna veneta, temi che divennero ricorrenti nella sua produzione.
Nel 1897 fu nominato professore di pittura presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, dove ebbe tra i suoi allievi Roberto Carignani. Nel 1905 divenne curatore della Pinacoteca del Museo Nazionale di Napoli, oggi Museo di Capodimonte. Oltre alla pittura, Dalbono si dedicò all'illustrazione di libri e riviste, collaborando con "L'Illustrazione Italiana" e la parigina "Le Grand Monde". Realizzò anche decorazioni murali per chiese e palazzi, tra cui le tempere per il teatro municipale di Salerno e pale d'altare per la chiesa di Santa Maria di Piedigrotta a Napoli e per una chiesa di Gragnano.
Edoardo Dalbono morì a Napoli il 23 agosto 1915.