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Il pittore ha fatto il suo esordio nel 1919 presso una delle esposizioni più significative di Torino, la Quadriennale. Da questo momento in poi, Boetto ha presentato una serie di opere, principalmente incentrate sul paesaggio e la natura. La sua particolare attenzione è rivolta alle campagne piemontesi, con una predilezione per le zone di Saluzzo, che hanno ispirato molti dei suoi dipinti più noti.
Tra i temi prediletti di Boetto figurano le scene di paese e di piazza, evidenziando la sua abilità nel rappresentare soggetti semplici ma incisivi, che sottolineano la sua tradizione paesaggistica. Le opere di Boetto sono state esposte in numerose mostre, tra cui quelle di Milano, Genova, Firenze e Venezia, ma ha ottenuto riconoscimenti anche all'estero, soprattutto a Londra e Barcellona.
Gli appassionati delle sue opere possono ammirare alcuni dei suoi dipinti nei musei piemontesi, con una presenza significativa a Torino presso la Galleria d’Arte Moderna e a Saluzzo, nel Museo Civico. Boetto ha ricevuto anche l'apprezzamento del pubblico con varie mostre dedicate a Saluzzo, anche negli anni più recenti.
Giulio Boetto si spense a Torino il 6 aprile 1967, lasciando un'eredità artistica che continua a essere apprezzata e esibita in diverse istituzioni culturali.