Descrizione Lotto
Luigi Bertelli
San Lazzaro di Savena Bo 1832 - Bologna 1916
Olio su cartone cm 29x46 firmato in basso a sx L.Bertelli
Luigi Bertelli nacque il 27 dicembre 1832 a Caselle di San Lazzaro di Savena, un piccolo borgo nei pressi di Bologna, in una famiglia di contadini. Suo padre, Giuseppe, era un fattore e fornaciaio, mentre la madre, Giuseppina Malaguti, morì quando Luigi aveva solo quattro anni.Clicca per espandere
Nonostante le difficoltà economiche, Luigi sviluppò una passione per la pittura, che coltivò come autodidatta.
Nel 1861 partecipò all'Esposizione italiana di Firenze, dove presentò due paesaggi: "Avanzi di un antico castello" e "Scena di tramonto nella pineta di Ravenna", ottenendo un lusinghiero successo. L'anno successivo, nel 1862, espose alla Promotrice di Firenze due opere: "Casolare rustico in tempo di autunno nei contorni di Bologna" e "Veduta del Battiferro sopra il canale Navile in vicinanza di Bologna sul terminare dell'inverno".
Nel 1867, grazie all'invito del conte Ercole di Malvasia, Bertelli visitò l'Esposizione Universale di Parigi, dove ebbe l'opportunità di entrare in contatto con artisti francesi come Gustave Courbet, Jean-François Millet, Jean-Baptiste Corot e Charles-François Daubigny. Questa esperienza influenzò profondamente il suo stile, avvicinandolo alla pittura en plein air e alla ricerca di una rappresentazione più diretta e veritiera della natura.
Tornato in Italia, Bertelli si stabilì a Bologna, dove continuò la sua attività artistica, dipingendo principalmente paesaggi della campagna bolognese, in particolare lungo il fiume Savena e sulle colline di Monte Donato. Le sue opere si caratterizzavano per una tecnica solida e una sensibilità particolare nel rappresentare la luce e l'atmosfera, spesso con una pennellata ampia e corposa.
Nel corso della sua carriera, Bertelli partecipò a numerose esposizioni in Italia e all'estero, tra cui quelle di Parma, Torino, Milano, Roma, Firenze e Londra, ottenendo diversi riconoscimenti. Tuttavia, nonostante il successo critico, visse in condizioni economiche difficili, trascurando gli affari personali e dedicandosi completamente alla pittura. Morì a Bologna il 23 gennaio 1916, in povertà.
Dopo la sua morte, l'opera di Bertelli fu riscoperta e rivalutata. Nel 1920 fu organizzata a Bologna una mostra postuma delle sue pitture, seguita da una retrospettiva nel 1946. Critici come Carlo Carrà e Giorgio Morandi lo considerarono un maestro, riconoscendo in lui una profonda sensibilità e una capacità unica di trasfigurare la realtà attraverso la pittura.