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Asta 61 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo / lot 4

In campagna

Attribuito a Federico Rossano

DIPINTI

Stima: min €2000 - max €2500
Base Asta: € 500
Migliore Offerta Pervenuta:   500
Prossima Offerta Minima:   600
N° offerte:  9
  • Lot Description

    Attribuito a Federico Rossano
    Napoli 1835 - 1912
    Olio su tela cm 78x64 firmato in basso a dx A.R.



    Federico Rossano nacque a Napoli il 31 agosto 1835, da Vincenzo e Elisabetta. Fin da giovane si iscrisse al Reale Istituto di Belle Arti di Napoli, inizialmente per frequentare la scuola di architettura, ma ben presto indirizzò il suo interesse verso la pittura, contro la volontà paterna.

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    Durante la sua formazione venne influenzato da maestri quali Giacinto Gigante e Filippo Palizzi, figure di spicco del paesaggismo napoletano, e coltivò una vocazione al paesaggio che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Nei primi anni Sessanta partecipò a importanti esposizioni in Italia, entrando in contatto con un ambiente pittorico in fermento.

    Intorno al 1858 si trasferì a Portici (o comunque alla zona della Villa Favorita nei pressi di Napoli) dove si aggregò, insieme ad artisti come Marco De Gregorio, Giuseppe De Nittis e Adriano Cecioni, al gruppo che passò alla storia come la cosiddetta “Scuola di Resìna”. In questo contesto Rossano partecipò all’elaborazione di un’idea di paesaggio più reale, spontanea e “per macchie”, denunciando l’eccessiva finitura e accademismo della pittura tradizionale.

    Nel 1872 prese parte all’Esposizione di belle arti di Milano; un anno dopo vinse una medaglia di seconda classe all’Esposizione universale di Vienna. A partire dalla metà degli anni Settanta si trasferì a Parigi, grazie anche all’invito di De Nittis, dove rimase per circa vent’anni. In Francia ampliò i suoi orizzonti pittorici: si fece influenzare dalla pittura della scuola di Barbizon e dall’impressionismo nascente, pur mantenendo un approccio personale e non del tutto imitatore. I suoi paesaggi parigini e delle campagne francesi sono caratterizzati da una resa luminosa e atmosferica, dove la natura sembra avvolta da una luce sognante piuttosto che descritta in modo minuzioso.

    Nel 1880 sposò Zélie Brocheton, figlia di un notaio di Soissons, stabilendo così un legame affettivo e personale che lo ancorò alla Francia. Tuttavia, dopo circa vent’anni di permanenza parigina, Rossano fece ritorno in Italia intorno al 1893, stabilendosi a Portici e successivamente a Napoli. Qui ottenne, per interessamento del pittore Domenico Morelli, la cattedra di paesaggio alla Regia Accademia di Belle Arti di Napoli, incarico che ricoprì con continuità. Partecipò anche a manifestazioni come la Biennale di Venezia (nel 1899, 1905, 1910).

    Artisticamente, Rossano si distingue per la sua fusione tra realismo verista e sensibilità luministica. Le sue opere paesaggistiche non puntano alla mera cronaca ma a cogliere l’atmosfera: la luce che pervade un campo, i riflessi sull’acqua, il taglio del cielo al tramonto. Pur dentro l’orizzonte della Scuola di Resìna, Rossano non aderì alla vita mondana o urbana con l’intensità dei suoi contemporanei: la sua scelta fu più contemplativa, legata alla natura e all’ambiente più quieto.

    Federico Rossano morì a Napoli il 15 maggio 1912.

  • Auction Information

    Asta 61 - Dipinti selezionati XIX e XX secolo del 25/10/2025 15:00.
    Via Fratelli Cairoli, 26