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La sua formazione proseguì all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di Vincenzo Volpe e attirò l’attenzione del direttore Carlo Siviero, che gli offrì un incarico come assistente, proposta che Toro rifiutò per dedicarsi interamente alla sua produzione artistica.
La pittura di Attilio Toro si sviluppò seguendo la grande tradizione ottocentesca napoletana, ma con uno stile personale caratterizzato da pennellate dense, colori sapientemente impastati e una particolare luminosità che dava vitalità ai soggetti. Realizzò ritratti di grande sensibilità, nudi femminili carichi di grazia e paesaggi semplici ma vibranti.
Nel corso della sua carriera, partecipò a numerose esposizioni, tra cui la Prima Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli del 1921, dove presentò l’opera "Redenta". Raggiunse importanti riconoscimenti, come il premio della Columbus Association nel 1940 e la medaglia d’oro alla Mostra Nazionale di Caserta nel 1961 per il dipinto "San Gregorio d’Alife". Tra le sue opere più apprezzate si annovera anche il "Generale Clark", considerato un punto alto della sua produzione.
Attilio Toro visse gli ultimi anni a Portici, dove si spense nel 1982. Attilio Toro nacque a Napoli il 4 dicembre 1892. Fin da giovane si avvicinò al mondo dell’arte, apprendendo i primi rudimenti della pittura nell’atelier del padre, Carmine Toro. La sua formazione proseguì all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove fu allievo di Vincenzo Volpe e attirò l’attenzione del direttore Carlo Siviero, che gli offrì un incarico come assistente, proposta che Toro rifiutò per dedicarsi interamente alla sua produzione artistica.
La pittura di Attilio Toro si sviluppò seguendo la grande tradizione ottocentesca napoletana, ma con uno stile personale caratterizzato da pennellate dense, colori sapientemente impastati e una particolare luminosità che dava vitalità ai soggetti. Realizzò ritratti di grande sensibilità, nudi femminili carichi di grazia e paesaggi semplici ma vibranti.
Nel corso della sua carriera, partecipò a numerose esposizioni, tra cui la Prima Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli del 1921, dove presentò l’opera "Redenta". Raggiunse importanti riconoscimenti, come il premio della Columbus Association nel 1940 e la medaglia d’oro alla Mostra Nazionale di Caserta nel 1961 per il dipinto "San Gregorio d’Alife". Tra le sue opere più apprezzate si annovera anche il "Generale Clark", considerato un punto alto della sua produzione.
Attilio Toro visse gli ultimi anni a Portici, dove si spense nel 1982.